INAUGURATION DAY. Ciclo di incontri
CRAFT. Centro ricerche artigianato tra future e tradizione.
Nell’ambito del progetto Punti di Frontiera dello Sportello Proprietà Intellettuale di Sardegna Ricerche è stata avviata un’attività di documentazione dei saperi tradizionali e delle espressioni culturali tradizionali legati all’artigianato, con la finalità di operare secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO) che incoraggia i processi di documentazione strutturati come azione imprescindibile per avviare una strategia di protezione dinamica di tali beni immateriali.
C.R.A.F.T. come Centro Ricerca Artigianato tra Futuro e Tradizione è l’approdo fisico di questa attività, e nasce per offrire contenuti, strumenti e servizi utili per riconnettere la progettazione di oggetti contemporanei a quel patrimonio unico di espressioni artistiche ed eccellenze artigianali che definisce la diversità e quindi l’identità culturale della Sardegna.
C.R.A.F.T. vuole essere un luogo d’incontro tra competenze che arrivano da mondi diversi, dove gli strumenti della proprietà intellettuale e della tecnologia sono messi al servizio dei processi creativi per rispondere alle esigenze della contemporaneità, avviando processi virtuosi di progettazione consapevole. L’auspicio è quello di offrire strumenti e riferimenti per una progettazione identitaria degli oggetti, un’immersione ragionata nella complessa rete di segni, materiali, tecniche, usi che compongono il tessuto culturale sardo e che costituiscono l’humus per lo sviluppo di nuove espressioni e forme culturali a disposizione di architetti, designer, artigiani, studenti, studiosi.
Il tutto in un’ottica che è il punto di convergenza tra le indicazioni WIPO e la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO nella quale si specifica che il “patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità” e che “per salvaguardia s’intendono le misure volte a garantire la vitalità del patrimonio culturale immateriale, ivi compresa l’identificazione, la documentazione, la ricerca, la preservazione, la protezione, la promozione, la valorizzazione, la trasmissione, in particolare attraverso un’educazione formale e informale, come pure
il ravvivamento dei vari aspetti di tale patrimonio culturale”.